Trentatré anni e sette mesi allo specchio
ci guarda crescere insieme,
il tempo non lo conosciamo ancora
ma quando i nostri occhi si incrociano
si ferma, in sorrisi.
Ci guardiamo riflessi?
Chi è lì?
Lo vuoi prendere e portar via?
Prova, con delicatezza,
attento alla testa,
tienila su.
mmmm-mmmmm-io sono la mamma
e tu? Libero.
Alcuni suggerimenti per chi gioca con me
---> Proviamo a posizionarci davanti ad una superficie specchiante,
in casa ce ne sono alcune in vista altre più nascoste, perché non cercarle insieme?
in bagno, in camera da letto, davanti al riflesso del vetro della finestra,
sulla ciotola d'acciaio,
nella bottiglia di vetro,
guarda il cucchiaio... e poi?
---> senza tempi, ora e qui dopo e là
oggi sì e domani no e dopodomani di nuovo sì
potrei non vedere il mio riflesso
accorgermi dopo di quella presenza
e poi essere attratto da altro.
Ti va di ascoltarmi e guardarmi?
di scoprire il mio punto di vista?
Solletichiamo la nostra capacità di osservare con attenzione
proviamo a riconoscerci, ad essere.
Dove finisci tu e inizio io?
Provo a dare spazio al resto, per vederlo.
C'è anche papà! Dov'è?
Sperimento movimenti:
urto perché la superficie è rigida ed io sono morbido
lecco per sentire quanto è dura e fredda
batto perché fa anche rumore
poggio perché così mi viene meglio a star seduto
ma soprattutto rido
dentro o fuori
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